Musicoterapia

SUSAN ELAINE LONG

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Musicoterapia

Qualche volta trattare le sfide della vita e ristabilire la calma nelle nostre vite caotiche richiedono qualcosa in più delle psicoterapie tradizionali. La musicoterapia (MT) offre un sostegno ad un percorso classico. MT può essere quell’opzione e può aiutare in un largo spettro di situazioni, incluso la depressione e l’ansia.

Alcuni ricercatori hanno trovato che in supporto della terapia psicologico, la musico terapia può agire come un catalizzatore nella relazione terapeutica facilitando l’espressione delle proprie emozioni , processare i sentimenti, rivelare le nostre risorse e rinforzare nuovi modi di comunicazione quando le parole non sembrano di essere adeguate.

La musica è un linguaggio. La musica, come tutti i suoni sono molto invasivi. Anche nel caso della sordità, loro sentono, perché l’ascolto è recepito da tutto il corpo. È un’esperienza multi-sensoriale coinvolgendo non solo le orecchie. Le vibrazioni penetrano i nostri corpi, causando il corpo di vibrare in modo simpatico o simile. La nostra fisionomia, tutte che ci costituisce, è ritmica o musicale. I nostri cuori battono con ritmo. Respiriamo in modo ritmico. Di conseguenza, ogni aspetto del nostro essere può essere tradotto ed espresso con una terminologia musicale.

Se noi siamo amanti della musica o no, se siamo stonati o canarini cantori, l’esperienza musico terapica può essere trasformativa. Le ricerche sugli effetti della musico terapia (EB) hanno verificato l’efficacia per varie profili di clientela. Per esempio, la musico terapia con un bambino con gravi danni intellettivi può stimolare il sistema nervoso ed aumentare le capacità cognitive con giochi musicali di botta e risposta. MT può ridurre lo stress per chi soffre di PTSD (come soldati e vittime di guerra) in terapia di gruppo dove il parlare causerebbe la ri-traumatizzazione. E, delle attività musicali, come suonare semplici percussioni, può alleviare lo stress di persone con Alzheimers. Nel caso di Alzheimer, il ricordare e cantare canzoni della propria biografia stimola il cervello, rallentando il declino, rinforzando relazioni con un attività divertente, e migliorando l’umore generale.

Le ricerche neurologiche dimostrano che sia biologico implementando il neuroni specchio, di riconoscere ed usare i ritmi fisiologici per sincronizzarci con gli altri.

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Questo è il linguaggio del corpo, di cui ci sono studi esaustivi sull’importanza. Noi terapisti siamo allenati nel riconoscere i ritmi dell’altro e specchiarli in termini musicali per connettere con i nostri clienti. La terminologia scientifica è chiamata il principio ISO, che non sia solo fisiologico ma anche emozionale e l’atto di connettersi si chiama ‘entrainment’. Per intenderci, con pazienti autistici, dove il cliente può avere gravi limiti linguistici e comunicativi, noi possiamo connettere con la musica innata dell’individuo attraverso il linguaggio musicale ed avviare il processo di creare una relazione, sviluppando un nuovo linguaggio per connettere con il mondo interno del cliente. La musica è un’attività principalmente dell’emisfero destro, mentre il linguaggio è principalmente quello sinistro. La musica come linguaggio permette un sentiero alternativo per incontrare l’altro.

La musica è prevalente in tutte le società e viene usato in una vasta varietà di medium, come la pubblicità, il cinema e la televisione per evocare uno spettro di emozioni e risposte psicologiche. Anche nella MT si trovano molte forme.

Nell’Analytical Music Therapy (AMT), ideata da Mary Priestley, si usa la musica per accedere al subconscio e i ricordi seppelliti. La Psicoterapia Vocale, creata da Diane Austen, lavora per accedere a questa informazione usando il canto. L’Improvvisazione Libera di Juliette Alvin trasforma la musica in una metafora per la vita presente del cliente. Guided Imagery (GIM) di Helen L. Bonny, utilizza l’ascolto dei brani per accedere al subconscio.

Come vedete, la musica è un linguaggio e un utensile. Le sue applicazioni sono vaste. In funzione dei bisogni o la patologia specifica del cliente, io uso la voce, il pianoforte, la chitarra e/o strumenti percussivi semplici. Ogni cliente è unico. Allora è necessario incontrare il cliente dov’è ( i.e. i suoi bisogni psicologici, l’età, limiti fisici, stato emozionali e sviluppo cognitivi). Vorrei sotto lineare che ogni individuo è unico e merita sempre il massimo di rispetto.

Le sedute di MT sono progettate come un percorso dopo una curata valutazione dei bisogni e obiettivi terapeutici. La valutazione viene effettuato in collaborazione con il terapista, l’assistente sociale, il medico e/o la famiglia del cliente quando necessario. I questioni sono discusso con chi prende cura del cliente in casi appropriati ed il progresso è valutato durante tutto il trattamento se modifiche sono necessari.

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